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IL TEATRO DEGLI ORRORI

BIOGRAFIA

Il Teatro degli Orrori nasce nell’aprile del 2005. Pierpaolo CapovillaGionata MiraiFrancesco Valente, dopo un breve periodo di prove nella formazione a “trio”, con Pierpaolo al basso e voce, Gionata alla chitarra, e Francesco alla batteria, decidono di chiedere a Giulio Ragno Favero, già chitarrista e produttore artistico di One Dimensional Man, di entrare a far parte del gruppo come bassista.

 

Nel 2007, esce il loro primo album, Dell’impero delle tenebre, per La Tempesta Dischi. È l’inizio di una lunga avventura. Il successo di critica è immediato ed unanime. Forte è la sorpresa per l’uso della lingua italiana nelle canzoni. È banale, ma pochi si aspettavano un cambio di rotta tale nelle produzioni di Pierpaolo, che con One Dimensional Man aveva sempre cantato in inglese.

 

Nel 2008 realizzano uno “split” in vinile con i romani ZU, contenente le canzoni “Fallo!” e “Nostalgia”. Il disco viene realizzato in sole 666 copie numerate, per La Tempesta Dischi. Un tour massacrante di un centinaio di date, prima di rinchiudersi nuovamente in sala prove, per elaborare le nuove canzoni che faranno parte del secondo album A sangue freddo, che verrà̀ dato alle stampe sempre per La Tempesta Dischi, nel 2009.

 

Il successo dell’album questa volta non riguarda unicamente la critica, nuovamente entusiasta di musiche e testi, ma investe anche il pubblico. Giovani e meno giovani si accorgono dell’esistenza di qualcosa di nuovo e dirompente nel rock italiano, e premiano gli sforzi della band riempiendo le sale di tutta l’Italia. È la consacrazione de Il Teatro degli Orrori nel consesso dei grandi gruppi rock italiani.

 

Sempre nel 2009, esce Raro EP, sei brani in download gratuito per i tipi di XL, il mensile di musica e cultura de La Repubblica. In Il paese è reale, progetto compilazione degli Afterhours in occasione della loro apparizione a Sanremo, Il Teatro degli Orrori pubblica “Refusenik”, canzone dedicata ai quei militari israeliani che si rifiutano di combattere nei territori occupati della Palestina.

 

Dopo una dozzina di show del tour di A sangue freddo, Giulio Ragno Favero, per motivi personali, si allontana dal gruppo. Viene temporaneamente sostituito da due nuovi membri: Tommaso Mantelli, al basso, e Nicola Manzan, alla chitarra, tastiere e violino. Il tour che segue riparte dall’Alcatraz di Milano e vede una sfilza concerti devastanti nel più̀ pieno stile rock a la Jesus Lizard.

 



Con il rientro di Giulio, nel 2011, Il Teatro degli Orrori si reca al S.A.M Recording Studio di Lari, magnifico borgo medievale nelle colline pisane, a registrare Il mondo nuovo, terza fatica full-lenght.

Il gruppo registra ben sedici tracce, la maggior parte originariamente scritte da Giulio, e reinterpretate collettivamente da tutta la band, con il successivo contributo di numerosi artisti, fra i quali anche Michele Salvemini, alias Caparezza. Il mondo nuovo sarà̀ un “concept album” dedicato alla figura del migrante. Un disco politicamente impegnato, e schierato dalla parte di quell’umanità̀ dolente che lotta per la sopravvivenza e il diritto a un futuro.

 

Il tour dell’album sarà fra i più belli e gratificanti della storia de Il Teatro degli Orrori, e verrà documentato con Dal vivo, album edito da La Repubblica XL.

È in questo periodo che prendono parte alla formazione Kole Laca, alle tastiere, e Marcello Batelli, alla chitarra elettrica. Il Teatro degli Orrori, in compagnia della sempre amata Tempesta Dischi, stringe un accordo di produzione e distribuzione con Artist First, e si barrica in studio per cinque mesi. Nessun titolo, per l’ultimo album de Il Teatro degli Orrori, che è uscito omonimo il 2 ottobre 2015, e che precede un tour di un anno su tutto il territorio italiano, fino al settembre 2016, che li vede impegnati nella loro ultima data.

A 10 anni dalla pubblicazione dell'ultimo omonimo disco e dalla partenza dell'ultimo tour, a febbraio 2025, il Teatro degli Orrori tornerà live sui palchi dei club italiani con il tour "Mai dire mai". Unica grande occasione per ritrovarli nuovamente insieme sul palco.